Attraverso

gli occhi

di un bambino.

Benvenuto nel mio Mondo

Se copio dal reale, mi esercito! Ma se osservo, riproduco ciò che solo i miei occhi e la mente vedono.

Perchè scegliere i miei dipinti?

Voglio pensare all'osservatore come colui che si identifica nel gioco creativo di immagini, che piacevolmente lo immergono nel fantastico mondo dei colori.

Intervista ad Annamaria De Vito

a cura di Maria Paola Battista

Annamaria De Vito, quando le emozioni parlano ai colori.

Attualmente Annamaria De Vito è una pittrice affermata, le sue opere partecipano ad importanti esposizioni italiane e internazionali e alcune di esse hanno ricevuto riconoscimenti notevoli da parte di alcuni tra i più autorevoli critici d'arte.

Ed è proprio in un'occasione del genere che incontro l’Artista. Il 17 luglio a Cetara (SA), Annamaria De Vito ha ricevuto il premio speciale Menotti Art festival Spoleto per la sua arte.

Il Premio nasce dal prestigioso “gemellaggio” tra ..incostieraAmalfitana.it e il Menotti Art festival Spoleto, nonché dall'impegno rispettivamente di Alfonso Bottone, direttore organizzativo, e del presidente Luca Filipponi.
Annamaria De Vito ha ritirato, quale premio, un'opera che il maestro Silvio Craia ha donato al Menotti Art festival Spoleto.

«Avendo l'occasione di poterle parlare, la prima domanda che le faccio è: Partendo dal fatto che l'arte si evolve, a che punto è oggi la sua espressione artistica?»

Continua ad essere sempre in evoluzione, in quanto non smetto mai di fare continue ricerche su come rappresentare i miei due fondamentali punti di partenza che sono le emozioni e la mia interiorità. Di conseguenza la mia ricerca verso il cambiamento non si ferma mai. Anche dopo la realizzazione e il completamento di un dipinto resto sempre irrequieta, perché non sono mai del tutto convinta che ciò che ho realizzato risponda completamente alla sua finalità.

«Non voglio chiederle come nasce la sua arte o a cosa lei si ispiri per la creazione di un'opera, perché queste notizie potranno essere lette dagli appassionati e dagli specialisti del settore mediante il suo sito. Vorrei farle una domanda specifica sulla tecnica mista su tela che lei utilizza spesso. So che lei tiene anche corsi di formazione a docenti e privati presso l’OIDA. Può spiegarci di cosa si tratta, perché la usa e qual è il suo effetto?»

Dopo lo studio e l’applicazione della tecnica dell’olio su tela, ho voluto sperimentare un nuovo mondo nel campo della tecnica mista, ossia l’uso combinato dell’acquerello e dell’acrilico, che avevo sia conosciuto che utilizzato singolarmente in precedenza.
È il risultato di una mia ricerca, dettata dall’esigenza dell’immediatezza di rappresentare e trasmettere emozioni nelle mie tele attraverso giochi cromatici ben precisi. Partendo da una base grafica, sperimento l’utilizzo misto di acquerello ed acrilico, che impiego quale base per poi procedere subito con l’acrilico. A volte, con l'acrilico, gioco anche un po' sulla asciugatura, che mi consente di arrivare ad un effetto di invecchiamento. Molto dipende, però, dai soggetti e da ciò che voglio realizzare.

«Quindi pensa di poter sperimentare e applicare nuove tecniche pittoriche?»

Assolutamente sì. La mia ricerca non finisce mai e penso sempre a come scoprire e miscelare nuove tecniche e materiali. In passato ho utilizzato, ad esempio, il gesso realizzando delle opere, ma voglio andare oltre.

«Prossimamente terrà una personale ad Avellino presso il prestigioso complesso dell'ex Carcere Borbonico. Cosa si augura possano cogliere i visitatori osservando le sue opere?»

Mi auguro colgano quello che è sempre il mio punto di partenza: l’emozione. A prescindere dal significato o da ciò che io ho voluto affidare all’opera stessa, spero che il gioco cromatico o l’impatto visivo producano un effetto emotivo. È fondamentale che l’emozione presente negli intrecci e negli incastri che per me hanno un significato provochi anche in chi li osserva un’emozione. Realizzare così un’emozione attraverso l’osservatore.


I “Verticali Equilibri” di Annamaria De Vito saranno in esposizione da venerdì 1° agosto, inaugurazione alle ore 17.00. La mostra potrà essere visitata fino al 20 settembre presso il complesso monumentale ex carcere Borbonico di Avellino.

Annamaria De Vito

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